Con “Confessioni di un mangiatore d’oppio” di Thomas De Quincey (saggio introduttivo di Fabrizio De Priamo) la casa editrice romana Edizioni Opposto presenta il 20 settembre p.v. la collana I classici dell’ebbrezza, alla Fiera dell’editoria indipendente “Liberi sulla Carta 2013” che si terra nello spettacolare borgo di Farfa (Ri).
La collana riunisce, attraverso un ipotetico filo rosso, gli scrittori che hanno messo al centro della loro produzione letteraria la tematica dell’ebbrezza (De Quincey, Baudelaire, Coleridge, D’Annunzio e altri) sino a dare quasi vita a classici “di genere”. Il tema dei “dionisiaci” (o degli “scrittori maledetti”) e da sempre argomento delicato nella sua ambivalenza: talento artistico indotto, agevolato o sorretto da sostanze proibite e condannate dalla cultura ufficiale.
Edizioni Opposto vuole mettere a fuoco, con la collana Classici dell’Ebbrezza, gli autori che hanno fatto di questo tema un percorso eccentrico, singolare, unico, capace di fornire indicazioni e soluzioni esistenziali a se stessi e ai propri estimatori. De Quincey, in particolare, e stato un maestro per molti grandi scrittori e artisti di ogni epoca, come Borges, Edgar Allan Poe, lo stesso Hitchcok, ma anche per registi come Dario Argento e molti altri, e ovviamente non per il suo percorso culturale connesso all’uso dell’oppio. Tra le particolarita di questo libro va segnalato il disegno di copertina, fotografato dallo studio Abbrescia-Santinelli di Roma e opera dell’artista italiano Giuliano Marin, il cui tema e la vertigine. L’artista illustrera con 12 disegni inediti le copertine de “I classici dell’ebbrezza”. All’incontro interverranno Valentina Piscitelli (giornalista), Fabrizio De Priamo (Direttore di collana e curatore), Virginia Foderaro (Editrice).